Cambio di rotta

Salve amici,

Come tutto anche io sono sempre in evoluzione, quindi ho deciso di creare una nuova realtà, che non esclude quella di l’altra faccia dei tarocchi, ma a mio avviso la amplia e definisce con nuove prospettive. Da oggi il blog e tutte le attività inerenti al mio lavoro le potete trovare sul sito  http://consulenteanimico.jimdo.com/ . Vi aspetto!

Mauro Biglino a Cecina il 29/1/2016

Cosa c’è realmente scritto nella Bibbia?

Troverai la risposta a questa domanda ascoltando Mauro Biglino, che è stato il traduttore ufficiale della Bibbia per la San Paolo edizioni, per conto del Vaticano. Biglino nel tradurre la Bibbia, si è reso conto che le sue traduzioni non coincidevano con quelle canoniche… invece di andare avanti, con gli occhi bendati, ha deciso di andare a fondo della questione… e quando ha cominciato a divulgare le sue scoperte è stato prontamente licenziato. Rimasto senza lavoro, ma con la sete di verità e di giustizia, ha cominciato a girare l’Italia facendo conferenze praticamente Gratuite per informare le persone delle sue scoperte.

Apri gli occhi anche tu…

http://maurobiglino.it/eventi/il-29-gennaio-mauro-biglino-sara-a-cecina-li/mauro_biglino

Chi è Mauro Biglino e cosa ha scoperto?

In questo video potrai constatare come quella sensazione che ti porti dietro fin da bambino riguardo la religione cattolica abbia in realtà un fondamento… e se avessi avuto ragione tu? ecco Mauro Biglino, l’uomo che ti svelerà tutto sulla Bibbia…su chi siamo e da dove veniamo!

 

 

La nostra pelle…

skin_light

Forse la cosa più straordinaria di tutte è la possibilità che la superficie del nostro corpo sia costituita da cellule in grado di intrappolare in maniera efficiente energia ed informazioni dalle radiazioni ultraviolette. Uno studio pubblicato in “ Journal of Photochemistry and Photobiology” nel 1993 ed intitolato “Irradiazione di luce artificiale induce emissioni di fotoni ultradeboli da parte dei fibroblasti della pelle umana” ha scoperto che quando la luce derivante da una fonte artificiale veniva applicata ai fibroblasti sia su soggetti sani che su soggetti affetti da xeroderma pigmentoso (caratterizzato da una deficienza nel meccanismo di riparazione del DNA) essa induce una ben più alta emissione di fotoni ultradeboli (10/20 volte maggiore) nei soggetti malati. I ricercatori hanno concluso da questo esperimento che “questi dati suggeriscono che le cellule dello xeroderma pigmentoso tendono a perdere capacità di immagazzinare in maniera efficiente fotoni ultradeboliindicando l’esistenza di un sistema efficiente di cattura dei fotoni intracellulari all’interno delle cellule umane.”[1]

Ricerche più recenti hanno anche identificato una differenza misurabile nelle emissioni di biofotoni tra cellule normali e quelle affette da melanoma.[2]

In verità il pigmento della pelle agisce come un naturale pannello solare, grazie al ruolo della melanina nel convertire la luce ultravioletta in energia metabolica:

La melanina è in grado di trasformare l’energia della luce ultravioletta in calore in un processo conosciuto come “conversione interna ultraveloce”; più del 99,9% delle radiazioni ultraviolette assorbite è trasformata da raggi potenzialmente dannosi (a livello di DNA) in calore innocuo.
Se la melanina può convertire luce in calore, non potrebbe anche trasformare le radiazioni ultraviolette in altre forme di energia utili a livello biologico e metabolico? Questo potrebbe sembrare non così esagerato quando si considera che persino i raggi gamma che sono altamente tossici per la maggior parte delle forme di vita sono una fonte di sostentamento per alcuni tipi di funghi e batteri”. [6]

I biofotoni prodotti dal corpo sono governati dalle forze solari e lunari

E’evidente che la scienza moderna sta soltanto adesso cominciando a riconoscere la capacità del corpo umano di ricevere ed emettere energia ed informazioni grazie alla luce solare. [3]

C’è anche una crescente consapevolezza che sia il Sole che la luna influenzano l’emissione di biofotoni attraverso le forze gravitazionali. Recentemente, si è scoperto che le emissioni di biofotoni delle piantine di grano in Germania e Brasile sono sincronizzate grazie al ritmo associato alle fasi lunari e solari.[4]

In effetti, la forza della marea lunisolare a cui il sole contribuisce per il 30% ed la luna per il 60% in relazione all’accelerazione gravitazionale è stata scoperta regolare la crescita di un certo numero di piante sulla Terra.[5]

L’intenzione è la forza propulsiva della fisiologia

Persino la stessa intenzione umana, il cosiddetto “fantasma nella macchina”, potrebbe avere una base empirica nei biofotoni.

Un recente commento pubblicato sul giornale “Investigacion clinica” intitolato “Prove sul potere dell’intenzione” ha riportato:

L’intenzione è definita come un pensiero diretto a realizzare una determinata azione. I pensieri indirizzati ad un fine possono interessare oggetti inanimati e tutte le forme viventi dagli esseri unicellulari agli esseri umani. Le emissioni di particelle di luce (biofotoni) sembrano essere il meccanismo attraverso il quale un’intenzione produce i suoi effetti. Tutti gli esseri viventi emettono una corrente costante di fotoni per comunicareda una parte del corpo ad un’altra e verso il mondoesterno. I biofotoni sono immagazzinati nel DNA intracellulare. Quando un organismo si ammala si producono cambiamenti nelle emissioni di biofotoni.
L’intenzione diretta manifesta se stessa come un’energia elettrica e magnetica in grado di produrre un determinato flusso di fotoni. Le nostre intenzioni sembrano operare come frequenze in grado di cambiare la struttura molecolare della materia. Perché l’intenzione sia efficace è necessario anche scegliere il momento appropriato.
Gli esseri viventi, infatti, sono sincronizzati tra di loroe con la terra e i relativi cambiamenti in termini di magnetismo. E’ stato dimostrato che l’energia del pensiero può anche alterare l’ambiente. L’ipnosi, il fenomeno delle stimmate e il cosiddetto effetto placebo possono essere considerati delle tipologie di intenzioni, delle istruzioni al cervello date in un particolare stato di consapevolezza.
Casi di guarigioni spontanee o da parte di guaritori lontani di pazienti con gravi patologie rappresentano esempi di una grandissima intenzione di controllare malattie in grado di minacciare le nostre vite.
L’intenzione di guarire tanto quanto la fiducia della persona malata nell’efficacia delle influenze guaritrici sono determinanti nel processo di guarigione.
In conclusione, gli studi sul pensiero e sulla consapevolezza stanno emergendo come aspetti fondamentali e non come meri epifenomeni che stanno rapidamente guidando un profondo cambiamento nei paradigma della biologia e della medicina.

La scienza sempre più concorda con l’umana esperienza: siamo più degli atomi e delle molecole di cui siamo composti, siamo esseri viventi che emettono, comunicano con e sono formati da luce.

Traduzione di Sibilla Vecchiarino per Dionidream

Per approfondire

I biofotoni sono la chiave della guarigione

Il corpo umano emette, comunica attraverso ed è fatto di Luce

Bibliografia

[1] H J Niggli. Artificial sunlight irradiation induces ultraweak photon emission in human skin fibroblasts. J Photochem Photobiol B. 1993 May;18(2-3):281-5. PMID:8350193

[2] Hugo J Niggli, Salvatore Tudisco, Giuseppe Privitera, Lee Ann Applegate, Agata Scordino, Franco Musumeci. Laser-ultraviolet-A-induced ultraweak photon emission in mammalian cells. J Biomed Opt. 2005 Mar-Apr;10(2):024006. PMID:15910080

[3] Janusz Slawinski. Photon emission from perturbed and dying organisms: biomedical perspectives. Forsch Komplementarmed Klass Naturheilkd. 2005 Apr;12(2):90-5. PMID:15947467

[4] Cristiano M Gallep, Thiago A Moraes, Samuel R Dos Santos, Peter W Barlow.Coincidence of biophoton emission by wheat seedlings during simultaneous, transcontinental germination tests. Protoplasma. 2013 Jun ;250(3):793-6. Epub 2012 Sep 26. PMID: 23011402

[5] Peter W Barlow, Joachim Fisahn. Lunisolar tidal force and the growth of plant roots, and some other of its effects on plant movements. Ann Bot. 2012 Jul ;110(2):301-18. Epub 2012 Mar 20. PMID: 22437666

[6]  Does Skin Pigment Act Like A Natural Solar-Panel

 

Fonte:http://www.dionidream.com/la-pelle-umana-puo-assorbire-energia-ed-informazioni-dalla-luce-solare/

Purtruppo al giorno d’oggi siamo convinti che le nostre reazioni siano frutto della nostra volontà, si, a volte pensiamo di esagerare un pò, ma sempre col nostro cervello… ma se ti dicessi che sei altamente condizionato da altre fonti e non te ne rendi conto? non ci credi? se non ci credi fai questo test e lo scoprirai!

 

Cosa succederà?

https://www.facebook.com/notes/informazione-illuminiamo-le-coscienze/decimo-pianeta-in-avvicinamento-al-sole-nibiru-cambiamenti-climatici-causati-dal/132907146782522

Tornare indietro nel tempo?

“Le cellule possono tornare indietro nel tempo” conquista il Nobel per la medicina 2012 4.5/5 (2)

Il Nobel per la Medicina 2012 premia la scoperta sulla riprogrammazione cellulare dell’inglese John B. Gurdon e il giapponese Shinya Yamanaka. I due scienziati hanno dimostrato come le cellule mature e specializzate possono essere riprogrammate per trasformarsi e regredire allo stato di cellule indifferenziate capaci di “ritrasformarsi” in qualsiasi altra cellula dell’organismo.

Tornare indietro nel tempo: si può. Almeno per le cellule. Questo è il senso della scoperta di John Gurdon e Shinya Yamanaka, che gli è valsa il premio Nobel per la Medicina 2012. I due scienziati hanno scoperto che le cellule mature e con funzioni ben definite possono essere riprogrammate e fatte regredire a cellule immature, capaci di differenziarsi in qualsiasi altra cellula dell’organismo. «I loro studi – come si legge sul comunicato stampa del Karolinska Institutet, prestigioso centro di ricerca svedese che ogni anno dal 1901 assegna il premio Nobel per la Fisiologia o Medicina – hanno rivoluzionato la nostra conoscenza sullo sviluppo delle cellule e dell’organismo».

Il professore e ricercatore britannico e il collega giapponese sono stati premiati per aver scoperto che le cellule adulte e specializzate possono essere riprogrammate per diventare immature e pluripotenti, capaci cioè di trasformarsi per sviluppare qualunque tessuto del corpo umano. Una scoperta, questa, che ha completamente rivoluzionato le teorie preesistenti sulla specializzazione cellulare. Ora sappiamo che le cellule adulte non devono necessariamente essere confinate per sempre alla specializzazione raggiunta, ma possono essere riprogrammate, con enormi benefici per lo studio e lo sviluppo di nuovi metodi diagnostici e terapeuticidi moltissime patologie.

Tutti noi ci sviluppiamo a partire da una cellula uovo fecondata. Durante i primi giorni dal concepimento, l’embrione è costituito da un gruppo di cellule immature, ciascuna delle quali è in grado di svilupparsi in potenzialmente tutti i tipi di cellule che formano un organismo adulto. Queste cellule sono chiamate cellule staminali pluripotenti.
Mano a mano che l’embrione si sviluppa, queste cellule danno origine per esempio, alle cellule nervose, muscolari, del fegato, e a tutti gli altri tipi di cellule specializzati per assolvere a un determinato compito all’interno di un organismo adulto.
Il viaggio che porta una cellula immatura a specializzarsi era finora considerato unidirezionale: si pensava cioè che non fosse più possibile, per una cellula adulta ritornare allo stadio di cellula immatura e pluripotente.

Prima di questa scoperta si sapeva che l’embrione, nato dalla fecondazione, era formato da cellule indifferenziate e immature, in grado di “trasformarsi” in qualsiasi cellula dell’organismo maturo. Queste cellule, chiamate totipotenti, man mano che l’embrione si sviluppa, acquistano delle funzioni definite e si specializzano, diventando cellule muscolari, neuroni, cellule dell’epidermide e così via, fino a coprire tutte le funzioni necessarie all’organismo adulto. La scoperta di Gurdon e Yamanaka ha dimostrato che la differenziazione che avviene nel corso dello sviluppo in realtà non è unidirezionale, come si pensava, ma reversibile. Il che significa che una qualsiasi cellula matura del nostro organismo può essere fatta regredire a cellula totipotente, e trasformata in qualsiasi altra cellula matura e differenziata.

Il primo passo avanti fu fatto da Gurdon nel 1962 con un esperimento sulla rana, con cui spezzò il dogma per cui una cellula specializzata ha un solo destino e può diventare un solo tipo di cellula. Al contrario, anche quando diventa matura, una cellula conserva al suo interno tutte le informazioni necessarie per differenziarsi in qualsiasi altra cellula dell’organismo. Gurdon lo verificò sostituendo il nucleo di una cellula uovo di una rana con quello di una cellula matura, intestinale, prelevata da un girino. L’uovo si sarebbe poi sviluppato in un girino sano nonostante il nucleo introdotto fosse già differenziato. Dimostrazione del fatto che il nucleo della cellula matura non aveva perso la sua capacità di guidare lo sviluppo di un organismo funzionale. La scoperta in seguito fu studiata e sviluppata fino a portare alla tecnica di clonazione dei mammiferi, anche criticata in passato.

Quarant’anni dopo, Yamanaka completò la scoperta lavorando sulle cellule staminali embrionali (cellule staminali pluripotenti che sono isolate dall’embrione e coltivate in laboratorio), isolate per la prima volta dai topi grazie a Martin Evans (Premio Nobel 2007). Yamanaka cercò, infatti, di trovare i geni responsabili dello stato di indifferenziazione della cellula, e una volta individuati li testò introducendoli con varie combinazioni all’interno delle cellule mature, fintanto che non riuscì a ottenere una cellula staminale pluripotente. La scoperta fu pubblicata nel 2006 e fu subito considerato un importante passo avanti. Yamanaka, a differenza di Gurdon, aveva direttamente fatto regredire una cellula pluripotente, senza dover rimuovere il nucleo cellulare, trasferendolo in un’altra cellula.

Inutile dire che la scoperta ha importanti conseguenze sulla ricerca scientifica in campo medico, sia perché ha fornito dei nuovi e utili strumenti per la ricerca di base sia perché ha portato a notevoli progressi in molti settori della medicina. Le cellule staminali pluripotenti indotte (induced pluripotent stem cells o iPS cells) possono anche essere preparate da cellule umane e potrebbero rivelarsi degli strumenti preziosi per la comprensione dei meccanismi delle malattie. Le cellule ottenute da pazienti con determinate malattie, infatti, possono essere fatte regredire e il loro sviluppo confrontato con quello delle cellule di individui sani, in modo da capire il meccanismo che determina la malattia e sulla base di questo individuare nuove terapie mediche.

Fonti

http://www.dionidream.com/le-cellule-possono-tornare-indietro-nel-tempo-conquista-il-nobel-per-la-medicina-2012/

Buon giorno amici!

Ultimamente ho approfondito molto la domanda da dove veniamo? e la risposta l’ho trovata nelle parole di Mauro Biglino, il traduttore ufficiale della bibbia, che ha scoperto nel tradurla, una verità sconcertante: la bibbia non è un libro che parla di Dio… o quantomeno non del Dio che ci propone la nostra religione! La bibbia parla di un creatore, il creatore di nome Yahweh, che viene sulla terra milioni di anni fa insieme ad altri della sua specie, per colonizzare il nostro pianeta, prendere le scimmie, impiastricciarle geneticamente e creare una specie servitrice chiamata gli Adam… vi sembra familiare? Si cari miei… glia Adam sono i nostri progeniori! Ecco di seguito un video che non può lasciarti indifferente…buona visione e che la vertità sia, anche per te, liberatoria!

mauro_biglino

Amici vi comunico che per motivi organizzativi il corso è rimandato a data da stabilirsi.

I sensi sono 5? ecco un altra eccezione!

Spostare gli oggetti con la forza del pensiero…